Ogni bambino è un mondo a parte, la sua crescita è un processo alquanto speciale, infatti solo quando sarà pronto dirà le sue prime paroline o si alzerà in piedi e muoverà i suoi primi passi… Tuttavia esiste una “linea del tempo”, un succedersi di una serie di eventi, che gli specialisti utilizzano per capire se lo sviluppo psico-fisico del bambino stia procedendo normalmente.
Ad esempio molti genitori sono preoccupati quando i loro figli a quattro anni non sanno ancora dire la lettera /r/, ma questo rispecchia la normalità, non è stata ancora raggiunta l’età giusta!
Altre volte invece lo sviluppo linguistico non è in linea con l’età cronologica, e allora ci si chiede: “perché mio figlio non parla bene?”.
Non è sempre facile rispondere a questa domanda, in letteratura, la definizione di Ritardo o Disturbo Di Linguaggio in età evolutiva descrive situazioni patologiche molto eterogenee in cui le difficoltà linguistiche possono manifestarsi in forma isolata o associate ad altre patologie. Sia se si parla di disturbo del linguaggio primario o secondario, i minori presentano la maggior parte quella che potremmo definire una costante, ovvero uno Squilibrio Muscolare Oro-Facciale (S.M.O.F.).
“Mio figlio prende ancora il ciuccio, lo rilassa”
“Mio figlio la mattina beve il latte dal biberon, è più veloce”
“La notte dorme solo con la sua copertina, la mette un po’ in bocca prima di addormentarsi”
“Mio figlio rosicchia tutti i tappi delle penne!”
“Mio figlio mangia solo cose morbide, è un po’ pigro a masticare”
Le alterazioni del distretto oro-bucco-facciale possono essere causati da fattori organici (Frenulo linguale corto, malocclusioni dentali) o funzionali (abitudini orali viziate, abitudini alimentari inadeguate), a cui conseguono l’alterazione di una o più funzioni orali:
- Articolazione fonemica.
- Masticazione
- Deglutizione
- Respirazione
I fattori organici e funzionali spesso si influenzano negativamente a vicenda, quindi il compito del logopedista è individuare tutti gli elementi che discriminano lo sviluppo fisiologico del distretto OBLF, riducendo i possibili fattori di rischio e impostando un trattamento che si ponga l’obiettivo del raggiungimento dell’equilibrio più adeguato per ogni singolo paziente, sulla base di un percorso terapeutico differente e personalizzato.
Spesso anche un’azione apparentemente normale, può in realtà essere un campanello d’allarme, perché esiste un’età giusta per ogni cosa!
Bibliografia – Sitografia
https://www.smofitalia.it/smof/
Chiaramello, Manassero, Parla, Parla, Parla, Omega Edizioni, 2009